Gli aeroporti del Mezzogiorno incidono sul traffico complessivo del Paese per il 24% e spostano 36 milioni di passeggeri in tutto il mondo. Napoli è il primo aeroporto del Mezzogiorno in termini di passeggeri internazionali e il secondo, dopo Catania, per passeggeri complessivi, ma ciò che riteniamo possa essere un segnale positivo per il Sud è la crescita complessiva di tutto il sistema aeroportuale. Alcuni esempi: Catania +14,1% sul 2013, Lamezia +10,4%; Olbia +7,8%; Palermo +5%.
Gli aeroporti sono tra gli asset del Paese quelli che garantiscono efficacia ai processi di internazionalizzazione delle imprese, favorendo le relazioni di affari e accessibilità ai siti più belli ed importanti d’Italia con un impatto diretto sul turismo, soprattutto nel Mezzogiorno e in Campania.
Riportiamo un dato interessante per le prospettive del nostro sistema aeroportuale che riguarda indirettamente anche il Mezzogiorno e che rappresenta un “alert” strategico” di cui tener conto: nel mese di Maggio vi è stato un rilevante miglioramento nell’aeroporto di Roma-Fiumicino nel mercato passeggeri Extra UE; i volumi di traffico sono cresciuti del +3,8% e lo sviluppo maggiore è registrato con il Medio Oriente (+17,9%), riconducibile essenzialmente all’apertura del volo giornaliero per Abu Dhabi, nonché all’incremento del traffico su Dubai e Doha. Queste aree in prospettiva stanno affermando maggiormente le loro economie in ambito mondiale; stanno diventando sempre più il centro degli affari e degli interessi commerciali del globo. E possono quindi rappresentare un’opportunità per tutto il nostro sistema aereo.
Questi dati, e particolarmente il caso di Napoli, evidenziano come un’adeguata strategia diretta ad aumentare la competitività delle nostre infrastrutture conduca a buoni risultati e debba, quindi, essere uno dei dettati su cui impostare le strategie del nostro sistema Paese e con esse una nuova programmazione dei fondi strutturali, di fatto partita, ma ancora tutta da definire.
E’ da osservare che il Rapporto del WEF (World Economic Forum) “Global Competitiveness Index 2014-2015” colloca l’Italia 56° nella qualità delle infrastrutture complessive e al 70° posto nella classifica per la qualità delle nostre infrastrutture air transport sui 144 Paesi analizzati. Segno che, nonostante i lusinghieri risultati, occorre lavorare molto su questo aspetto per recuperare competitività e fare del trasporto aereo una delle leve per la crescita economica del nostro territorio.