Il Rapporto, giunto alla sua nona edizione, affronta nelle sue analisi i fenomeni connessi all’economia marittima, generati dai due eventi disruptive accaduti negli ultimi tempi: la pandemia, in particolare quella inerente la presenza della variante Covid-19 denominata Omicron, e la guerra Russia-Ucraina che sta portando a significativi cambiamenti in termini di rotte percorse e porti scalati dalle navi.
Rilievo è dato alla questione degli aumenti dei noli sui container e alla crescita dei prezzi delle materie prime che stanno impattando su tutti i principali indicatori economici a livello internazionale e nazionale. Le analisi si soffermano altresì sulla questione strategica delle catene logistiche lunghe e dalla nostra dipendenza, dal punto di vista produttivo, dal Middle East e dal Far East, problematiche tornate quanto mai di grande attualità in un momento in cui i principali porti mondiali sono alle prese con contagi e conseguenti congestioni con numerose navi in attesa di attraccare.
Una parte importante del Rapporto è dedicata al nuovo paradigma green dei porti, dello shipping e della logistica; la sostenibilità è diventata ormai elemento strategico in tutta la filiera e lo sarà anche per il futuro. Lo studio dimostra come essa dovrà diventare un elemento stabile delle strategie del nostro sistema Paese e non estemporaneo, in quanto collegato ai meccanismi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le analisi sono state realizzate da SRM che si avvale da tempo di sinergie instaurate con Università, centri studi e network internazionali come l’Università di Anversa, lo Shanghai International Shipping Institute e Port XL di Rotterdam che hanno curato saggi specifici nel volume.
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