21
Apr
2022
News

The Sicilian production system: strategic assets

Si è svolta il 21 aprile 2022 a Palermo la settima tappa del roadshow degli incontri territoriali di presentazione del nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese. Un protocollo basato sul percorso congiunto “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” che mette a disposizione 4 miliardi di euro per le aziende siciliane, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR.

Nel corso dell’incontro è intervenuto Salvio Capasso, Responsabile Servizio Imprese & Territorio di SRM, presentando uno studio sulla Sicilia e sulla città di Palermo. L’analisi evidenzia gli impatti diretti e indiretti della pandemia e della guerra sull'economia del Mezzogiorno e della Sicilia, e come reagire in un'ottica di rilancio e resilienza, tenuto conto delle risorse messe in campo con il PNRR  con tutti gli altri Piani esistenti. SCARICA LE SLIDE

Volendo rilevare alcuni possibili impatti che interessano i principali settori coinvolti nello scambio commerciale della provincia di Palermo con la Russia e l’Ucraina:

  • Edilizia: i materiali da costruzione stanno già risentendo dei maggiori costi di produzione, via l’elevato peso dell’energia, e scarsità di materie prime (argille, metallurgia) con impatti anche sui settori a valle ed interconnessi.
  • Agricoltura & Alimentare: la filiera appare esposta alla scarsità e prezzi di materie prime: in particolare il grano, fertilizzanti, alluminio (gabbiette, tappi), il vetro, il packaging in legno o in cartone e prodotti energetici. Spicca il balzo dei prezzi di quasi il 40% per l’alluminio e di oltre il 30% per i fertilizzanti registrato nei primi due mesi del 2022.
  • Turismo: A causa della guerra, lo scenario turistico italiano torna a complicarsi. Il peso delle presenze turistiche russe nella provincia di Palermo (Sicilia 1,8%) è superiore rispetto alla media nazionale (55.996 nel 2019, 1,69% contro 1,33%). Tuttavia, ci saranno gli effetti sui costi dell’energia e delle materie prime che incideranno verosimilmente sui prezzi dei servizi turistici e della mobilità più in generale. I pilastri strategici della Provincia

Dunque, il successo di un rilancio strutturale, sostenibile e durevole per Palermo e la Sicilia sarà strettamente legato al ruolo dei pilastri portanti del sistema produttivo locale.

Il primo riguarda l’industria agroalimentare e il settore ICT. La Sicilia crea il 22,6% del valore aggiunto del comparto agroalimentare dell’intero Mezzogiorno, vale a dire 4,3 miliardi di euro. La regione rispetto al resto del Paese presenta una maggiore specializzazione produttiva in questo settore, che esprime il 5,8% dell’economia dell’isola (Italia 4,2%), soprattutto in riferimento all’agricoltura (4,2% contro il 2,2% dell’Italia), al numero di imprese attive (23% contro il 15,2% dell’Italia) e al valore dell’export (13,6% contro il 10,1% dell’Italia). Inoltre, questa filiera rappresenta il 45,3% dell’export della provincia di Palermo. Rilevante è poi la componente ICT-Digitale: nel 2020 il mercato regionale ha registrato un valore di oltre 2,5 miliardi di euro, quasi il 3% del Pil (a fronte del 4% nazionale).

Il secondo pilastro strategico è rappresentato da turismo, cultura ed enogastronomia. Nel 2019 la provincia di Palermo ha registrato 1,2 milioni di arrivi e 3,3 milioni di presenze, rispettivamente il 23% e il 22% della Sicilia. Palermo si caratterizza per una minore permanenza media: 2,8 notti contro 3 notti della Sicilia (3,6 al Sud e 3,3 in Italia) ma l’attrattività turistica internazionale è alta. Infatti, ben il 58,6% delle presenze turistiche è straniero (50,5% per la Sicilia, 38% per il Sud e 50,5% per l’Italia). E’ interessante evidenziare, inoltre, che la provincia di Palermo si caratterizza per una domanda di qualità: su 100 presenze alberghiere, ben 73 afferiscono a strutture di 5 stelle, 5 stelle lusso e 4 stelle, valore superiore al dato regionale (67) e nazionale (48).

Il terzo pilastro è l’economia del mare. Nella provincia di Palermo è presente il 19% delle imprese del settore logistica-trasporti dell’isola (1.533 aziende). Il porto della città movimenta 7,6 milioni di tonnellate di merci (+5% sul 2020, +32% sul 2019) e fa parte, insieme a Termini Imerese, Porto Empedocle e Trapani, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia occidentale e della ZES Mar di Sicilia occidentale. Nel trasporto Ro-Ro e nel comparto passeggeri (con oltre un milione di viaggiatori), quello palermitano è il secondo porto del Mezzogiorno e il quinto in Italia.

Il quarto pilastro riguarda l’energia. La Sicilia è una delle regioni leader nel Mezzogiorno per energie rinnovabili e oil. Nel mix di produzione elettrica è forte il peso di eolico e fotovoltaico (4,7 miliardi di kWh per le due fonti su 16,1 totali prodotti nell’isola). Considerando il complesso delle fonti rinnovabili (oltre eolico e fotovoltaico, anche bioenergie e idrico), la Sicilia è la terza regione del Mezzogiorno per kWh prodotti (5 miliardi di kWh su 36 complessivi della macroarea, pari al 13,9%). Nella provincia di Palermo grazie a sole e vento si produce il 41% dell’elettricità generata nell’area. La provincia contribuisce per il 18% alla produzione rinnovabile della Sicilia.

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