Il sistema agro-alimentare italiano si dimostra uno dei cardini dell’economia nazionale.
Se è vero che l’insieme del valore aggiunto di agricoltura e industria alimentare supera di poco il 4% del PIL nazionale, tale incidenza sale notevolmente se si includono anche i settori a valle. L’intero sistema agro-alimentare vale oltre 522 miliardi di euro in tutte le sue componenti.
Il Mezzogiorno fa la sua parte: produce, contribuisce alla competitività del «Made in Italy» e sostiene le filiere nazionali lunghe con impatti significativi sul territorio nazionale.
Ha così introdotto il suo intervento, Salvio Capasso, responsabile del servizio Imprese e Territorio di SRM, lo scorso 30 marzo al quinto webinar Future4Puglia, organizzato da ARTI e Regione Puglia, e dedicato alla filiera dell'agroalimentare tra tradizione e innovazione.
La relazione di SRM ha inquadrato il settore a livello globale e nazionale, analizzando anche l'area del Mezzogiorno, e individuando sfide future (economia, circolare, bioeconomia, mercati alternativi), fattori abilitanti (sostenibilità, tecnologia, competenze), nonché un nuovo piano localizzativo per rilanciare il posizionamento del Meridione nella filiera agroalimentare nazionale ed internazionale.
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