L’emergenza sanitaria ha colpito trasversalmente tutti gli strati di popolazione, ampliando le situazioni di fragilità e sollecitando il welfare locale già da tempo sotto i riflettori per le ripetute crisi e la gestione ordinaria dei bisogni sociali. Dall’altro canto, emerge con evidenza il ruolo attivo e costante del Terzo Settore che ha reinventato il proprio ruolo, spesso in collaborazione con altri attori per rispondere ai bisogni della sfera sociale.
In questa cornice, però, la crisi pandemica sembra aver attivato anche una serie di dinamiche positive come la rapida sburocratizzazione e semplificazione dei processi socio-assistenziali e di erogazione di molti servizi, la ridefinizione della governance pubblico-privata di diversi settori di attività.
Questi i temi al centro del nuovo numero dei Quaderni di Economia Sociale, rivista semestrale dedicata all’analisi dello sviluppo sociale, partecipato e culturale della nostra società. Realizzati in collaborazione con la Fondazione con il Sud, i Quaderni mostrano, attraverso tante voci, le trasformazioni in atto, le novità operative ed organizzative e le sfide che caratterizzano la società italiana in questo periodo storico decisivo, dove la coesione sociale tra pubblico, privato e non profit diventa sempre più un valore.
In riferimento all’importanza dello sviluppo di partnership tra i vari attori della società, nella rivista è riportata l’esperienza della collaborazione di Intesa Sanpaolo con la Fondazione di Comunità di Messina per la realizzazione del Polo Olivettiano volto alla produzione di bioplastiche da scarti alimentari nel polo industriale di Roccavaldina (Messina). Intesa Sanpaolo e la Fondazione sperimentano un modello di welfare di comunità evoluto con l’obiettivo di sostenere il riequilibrio territoriale Nord-Sud attraverso un impiego di risorse, non solo economiche ma anche progettuali, per sostenere e far emergere in termini qualitativi e culturali interi territori e le loro ricchezze.
Interessanti sono poi gli approfondimenti sugli aspetti giuridici, organizzativi ed istituzionali che riguardano il mondo del sociale, nonché quelli relativi agli ambiti dove il Terzo Settore assume un ruolo importante, come la povertà lavorativa, la dispersione scolastica e l’agricoltura sociale.
In definitiva, il numero si presenta ricco di contenuti e di spunti di riflessione grazie ai contributi preziosi dei diversi autori che ci aiutano a riflettere su come l’emergenza possa rappresentare lo start up per spingere la società verso l’evoluzione della propria dimensione sociale. A ciascuna delle componenti della Comunità viene ora chiesto di ripensare a sé stessa come l’ingranaggio di un sistema complesso e di pesare il proprio contributo anche in termini di quei valori intangibili necessari a rendere una comunità protagonista del proprio sviluppo.
Dal nuovo numero della rivista, realizzato in collaborazione con la Fondazione con il Sud, emerge come la crisi pandemica abbia attivato una serie di dinamiche positive come la rapida sburocratizzazione e semplificazione dei processi socio-assistenziali e di erogazione di molti servizi, la ridefinizione della governance pubblico-privata di diversi settori di attività. Sono inclusi interessanti approfondimenti sugli aspetti giuridici, organizzativi ed istituzionali che riguardano il mondo del sociale, nonché quelli relativi agli ambiti dove il Terzo Settore assume un ruolo importante, come la povertà lavorativa, la dispersione scolastica e l’agricoltura sociale ed infine allo sviluppo di partnership tra i vari attori della società.
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