29
Set
2022
Comunicati Stampa

Il nuovo rapporto Maritime Economy presentato oggi alla Naples Shipping Week

Napoli, 29 settembre 2022 - SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) presenta oggi, giovedì 29 settembre presso il Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli, il nono Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy” nell’ambito della Naples Shipping Week 2022, settimana internazionale dello shipping e della cultura del mare, di cui SRM è knowledge partner.

Il Rapporto 2022 di SRM sui Trasporti Marittimi e la Logistica ha affrontato quest’anno l’analisi dei fenomeni connessi all’economia marittima, generati dai due eventi disruptive degli ultimi tempi: la pandemia, con le sue varianti virali, e la guerra Russia-Ucraina, che sta portando a significativi cambiamenti in termini di rotte percorse e porti scalati dalle navi. Rilievo è stato dato dunque al tema dei noli elevati e dei rialzi costanti del costo delle materie prime, alla questione strategica delle catene logistiche lunghe e alla nostra dipendenza, dal punto di vista produttivo, dal Middle East e dal Far East. Il Rapporto propone inoltre approfondimenti sui temi della sostenibilità, della digitalizzazione, dei cavi sottomarini e all’innovazione portuale, approfonditi da autorevoli firme - nazionali e internazionali - che portano all’attenzione come questa sia la strada giusta da perseguire per rendere le nostre infrastrutture più resilienti e per affrontare un futuro migliore per le nuove generazioni.

Ad aprire l’evento i saluti introduttivi del Presidente degli International Propeller Clubs e della Naples Shipping Week, Umberto Masucci.

A seguire la presentazione del Rapporto – a cura di Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM, e Alessandro Panaro, Responsabile Maritime & Energy SRM

Si è aperto il dibattito, sui temi sollevati dalla ricerca, nell’ambito della tavola rotonda “Il Mediterraneo nuovo crocevia. Energia e Logistica al centro dei cambiamenti dell’economia globale”, con: Alessandro Becce, CEO F2i Holding Portuale; Rodolfo Giampieri, Presidente Assoporti; Alessandra Lanza, Senior Partner Prometeia; e Arturo Varvelli, Head, Rome Office and Senior Policy Fellow, European Council on Foreign Relations (ECFR).

Le conclusioni sono state tenute da Giuseppe Nargi, Direttore Regionale di Intesa Sanpaolo.

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Dichiarazioni:

Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM, “Studiare le dinamiche del commercio marittimo ci aiuta a capire come si sta trasformando l’economia mondiale e a comprendere gli impatti geopolitici di questi cambiamenti. Da questo rapporto emerge con chiarezza come la pandemia e la guerra stiano rafforzando alcune tendenze già in atto prima, come l’accorciamento delle supply chain e la tendenza di molte aziende a riportare siti produttivi più vicini ai mercati di sbocco. L’altro elemento importante è la conferma della nuova centralità del Mediterraneo, che si sta trasformando da semplice mare di transito a mare dove crescono i commerci e le attività logistiche e dove i porti, a partire da quelli italiani e del Mezzogiorno, diventano sempre più importanti, anche nel loro nuovo ruolo di hub energetici. Le ingenti risorse che il PNRR dedica a potenziare le infrastrutture portuali e le ZES rappresentano una occasione irripetibile per rafforzare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e per lo sviluppo del nostro Mezzogiorno”.

Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, “Il contesto geopolitico ha determinato uno spostamento delle rotte marittime globali e la valorizzazione delle ZES meridionali permetterebbe di sfruttare la nuova centralità energetica e logistica del Sud Italia. Per questo continuiamo a lavorare con gli stakeholder locali ribadendo il nostro sostegno all'intera filiera dell'economia del mare, con attività di reshoring, programmi di sviluppo imprenditoriale singoli e in filiera, formazione, iniziative ad elevato impatto economico e sociale che possano attrarre investitori. L'interesse a investire al Sud cresce sempre di più: Intesa Sapaolo nei primi mesi di quest'anno ha garantito liquidità alle sole imprese campane per oltre 670 milioni, di cui 200 proprio ad aziende che operano nell'area ZES. E già prima che si definisse il protocollo con il Commissario straordinario abbiamo analizzato progetti di investimento per oltre 40 milioni presentati da aziende insediate nel perimetro delle Zone Economiche Speciali. Va sempre ricordato che le facilitazioni previste per le ZES, la riconversione digitale e green del Paese, sono opportunità importanti per l’intero Mezzogiorno”.

 

 

 

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