Oggi 15 aprile 2024 per la Giornata nazionale del Made in Italy condividiamo i dati sull'export pubblicati nella nuova edizione del Bollettino Mezzogiorno di SRM.
Nel 2023, le regioni meridionali hanno registrato un valore dell’export di 67,8 mld di euro (10,8% sull’Italia), in crescita del 2,1% rispetto al 2022 (Italia +0%). Nello stesso anno l’Italia ha registrato un valore dell’export di 576,4 mld di euro che, confrontato con le importazioni, ha portato ad un saldo commerciale di 110,2 mld di euro. Le esportazioni manifatturiere sono cresciute, nel periodo 2022-2023, dell’1% mentre nel Mezzogiorno la variazione sale al 14%.
Il Sud esprime l’8,5% delle esportazioni manifatturiere (no oil) italiane, vale a dire 49,1 mld di euro, con un saldo commerciale di 6,8 mld.
Il modello di specializzazione settoriale dell’industria manifatturiera meridionale presenta alcuni elementi di eccellenza, specie nelle cosiddette “4 A + Pharma”, ovvero Alimentare, Abbigliamento, Automotive, Aerospazio e Bio-farmaceutica attraverso le quali il Sud dimostra di saper produrre e innovare generando un export di 31,2 mld di euro ed un saldo commerciale di 16,1 mld di euro. Tali filiere, rappresentano il 63,5% dell’export manifatturiero no oil (dato nazionale: 39%) ed hanno un peso sulle relative filiere 4A+pharma nazionali del 14%, ben superiore al valore medio manifatturiero (8,5%).
Il valore delle filiere manifatturiere meridionali va misurato anche attraverso le innumerevoli relazioni produttive che percorrono lo stivale da Nord a Sud e viceversa. Un’altra caratteristica dell’industria meridionale, infatti, è collegata al fatto che i settori produttivi si caratterizzano più come filiere che come distretti (a differenza del Nord) in quanto sono settori dove l’interdipendenza con il resto della filiera al Nord è molto elevata.
In particolare, le attività produttive meridionali si contraddistinguono per il loro carattere di subfornitura al sistema nazionale e internazionale mascherando spesso il reale contributo al ruolo del Made in Italy nel mondo. Pur essendo il Mezzogiorno importatore netto dalle altre regioni italiane, l’export interregionale supera quello estero: per ogni euro che dal Sud va all’estero se ne aggiungono 1,3 destinati nel resto del Paese.
Questo fa sì che investire e sviluppare l’industria del Sud generi un notevole impatto economico, non solo interno ma anche sul Paese.
Per approfondire è possibile consultare L'Osservatorio Ripresa e Resilienza 2023.
Il turismo riveste un grande ruolo in quanto garantisce più valore e attrattività internazionale al Made in Italy attraverso l’Agroalimentare e tutti i settori direttamente e indirettamente connessi.
Per approfondire è possibile consultare il Rapporto 2023 sul Turismo.
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