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La rivista, sempre ricca di interviste e articoli di top player logistici e industriali pone in primo piano, nella rubrica dedicata alle infrastrutture, proprio uno degli eventi più salienti del 2019: il Canale di Suez compie 150 anni. La Rubrica dedicata alle imprese riporta principali risultati di uno studio realizzato da SRM e CONTSHIP, due approfondimenti sul settore energetico e uno sull’industria culturale e creativa, ambiti estremamente interessanti per il Mezzogiorno. L’articolo sulla Belt & Road Initiative, tarato sui contenuti dell’Osservatorio creato da Confetra ed SRM, richiama attenzione sugli investimenti cinesi in infrastrutture nel Mediterraneo. E tanto altro ancora
La rivista, sempre ricca di interviste e articoli di top player logistici e industriali pone in primo piano, nella rubrica dedicata alle infrastrutture, proprio uno degli eventi più salienti del 2019: il Canale di Suez compie 150 anni. La Rubrica dedicata alle imprese riporta principali risultati di uno studio realizzato da SRM e CONTSHIP, due approfondimenti sul settore energetico e uno sull’industria culturale e creativa, ambiti estremamente interessanti per il Mezzogiorno. L’articolo sulla Belt & Road Initiative, tarato sui contenuti dell’Osservatorio creato da Confetra ed SRM, richiama attenzione sugli investimenti cinesi in infrastrutture nel Mediterraneo.
Nel Dossier è sempre forte il legame che ha SRM con Intesa Sanpaolo; la Divisione Banche Estere continua il suo ciclo di interviste a imprese europee di successo. E tanto altro ancora
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Il numero si apre con uno dei settori più discussi e più assoggettati alla concorrenza internazionale eppure ancora fortemente italiani: l’Abbigliamento – Moda. L’intervista ad Euratex ed il successivo articolo di SRM descrivono il fashion come uno dei più grandi business dell’UE. A rendere moderna l’industria è stata ed è la logistica, non soltanto nella Moda ma anche nell’Automotive e nella Meccatronica come afferma nell’intervista Alberto Rosotto, uno dei manager della Multinazionale Logistica SKF. Altro esempio di impresa che internazionalizza è dato da SECOL, gruppo presente sia in Romania che Italia con lavori di infrastrutture, curata in collaborazione con la Divisione Banche Estere del Gruppo Intesa Sanpaolo. La seconda parte della rivista si apre con uno speciale dedicato ad Amburgo, città benchmark nella Maritime Economy. Puntare sulla infrastrutturazione marittima e la logistica interna è stata la scelta strategica della città tedesca. Il numero propone anche analisi di fenomeni che stanno modificando gli assetti mondiali della portualità. L’articolo di Olaf Merk dell’OCSE ha, difatti, analizzato, specificatamente per SRM, l’impatto delle Megaships nel settore marittimo e il comportamento strategico dei porti che a tale cambiamento vanno adeguandosi.
Le nuove tendenze dello shipping: dalla Circular Economy alle ZES
I recenti segnali di sviluppo e cambiamento (attività economica globale che aumenta del 3,7% sia il traffico marittimo che si incrementa del 6,7% a livello mondo) sono centrali nel numero del Dossier UE attraverso che offre alcuni spaccati di analisi o di casi studio attraverso le due rubriche “Europa ed Imprese” e “Europa ed Infrastrutture” entrambe legate allo sviluppo del sistema manifatturiero, dello shipping, dei porti e della logistica. Le nuove esigenze di industrializzazione matura hanno l’esigenza di migliorare il processo produttivo rendendolo in qualche modo complementare all’ambiente. Le nuove esigenze di simbiosi tra industria e ambiente sono messe ben in evidenza dagli aspetti di circular economy e green-economy a cui è dato ampio spazio in questo dossier attraverso articoli ed interviste.
Il dossier intervista nella prima parte RES4MED&Africa e Althesys sulle energie rinnovabili, mettono ben in evidenza come le imprese, soprattutto europee, devono essere orientate al “nuovo” seguendo i principi di industria 4.0. Segue i ritmi dell’innovazione anche il lavoro svolto da SRM e Intesa Sanpaolo sul caso Walter Tosto in Romania; azienda attiva a livello mondiale nei mercati Oil & Gas, Petrolchimico, Power and Energy. La seconda parte del Dossier apre ai temi dell’internazionalizzazione con l’intervista al CEO di Gesac dell’Aeroporto Internazionale di Napoli. Altro settore dal carattere internazionale e dai tratti in crescita è messo in evidenza dall’articolo di SRM sul Ro-Ro. Inoltre, per dare risalto ai temi più innovativi e di sviluppo del momento, viene presentato uno “speciale” sulle Free Zone.
I segnali sempre più evidenti di grande interesse per ciò che rappresenta e potrà rappresentare il Mediterraneo in termini di opportunità e business sono colti da SRM che dedica grande attenzione alla comprensione delle caratteristiche competitive dello scenario internazionale da cui i porti italiani possono prendere spunto.
La rubrica “Europa ed Imprese” pone, infatti, l’attenzione su argomenti che sono collegati a questi concetti quali l’Export di pregio del nostro Paese con un saggio di Confindustria e Prometeia e con l’analisi di due altri settori in cui l’Italia sta investendo quali la green economy e il comparto farmaceutico.
Questi saggi vogliono lanciare il segnale che il Paese è vivo e sono vivi non solo i settori classici (ad esempio l’agroalimentare, il tessile, il turismo) ma anche quelli di carattere più innovativo (energie) o complesso (farmaceutico) che vogliono investire e trovare i loro spazi.
Interessanti, nella stessa rubrica sono i saggi che approfondiscono il settore delle crociere che in Italia interessa 11 milioni di passeggeri e quello della pesca. Quest’ultimo, a livello europeo, produce un valore aggiunto pari a quasi 11 miliardi di euro, mentre il fatturato prodotto dall’industria della trasformazione dei prodotti ittici nel totale dei paesi dell’Unione europea ammonta a oltre 28 miliardi di euro.
La seconda rubrica “Europa ed Infrastrutture” propone uno speciale dedicato ai “Porti ed i modelli di sviluppo” che contiene un set di interviste ad alcuni personaggi che rappresentano 5 porti europei: Barcellona, Valencia, Dublino, Koper e Napoli; il focus ha l’obiettivo di evidenziare le diverse strategie e i progetti che hanno queste infrastrutture in relazione alle loro caratteristiche peculiari.
La prima parte della pubblicazione è dedicata al tema della svolta verde dell’Ue e si guarda, in particolare, alla nuova riforma della Pac. Si guarda, poi, alla riprogrammazione dei fondi Ue per fronteggiare la pandemia e alle procedure d’infrazione aperte dall’Ue a carico di singoli Stati per non aver rispettato appieno il diritto comunitario. Guardando alle imprese, infine, l’attenzione si è concentrata sul tema del passaggio generazionale.
La seconda parte della pubblicazione è poi dedicata al tema delle infrastrutture. Si parte da un’intervista alla General Manager della turca Yilport che ha vinto la gara di assegnazione nel porto di Taranto del Molo Polisettoriale, e si prosegue con un quadro dei nuovi scenari dello shipping in una logica internazionale e del sistema energetico globale.
La terza ed ultima parte del Dossier è dedicata ad uno speciale sul settore turistico e culturale.
Il Dossier in questo nuovo numero apre con un interessante intervento di Alfonso Iozzo del Movimento Federalista Europeo focalizzato sull’opportunità che i Paesi del Mediterraneo possono rappresentare per il futuro dell’Europa.
Numerosi poi i saggi frutto delle collaborazioni con il Ministero degli Affari Esteri, l’Area Mezzogiorno di Confindustria, l’OCSE, l’EPEC e l’Associazione “Prospettiva Europea”. Nella rubrica sull’internazionalizzazione è possibile leggere l’intervista a Lila Nad Fodor, Deputy Finance and Administration Department Manager dell’impresa serba AD Fabrika Secera TE-TO Senta. Per quanto riguarda infine la parte della rivista dedicata alle infrastrutture, il Dossier prosegue la sua blue line editoriale, rivolgendo particolare attenzione ai settori dello shipping e della portualità, con interviste a Emanuele Grimaldi, Amministratore Delegato Grimaldi Group; Michele Pappalardo, Presidente Federagenti; e Orazio stella, Amministratore Delegato Maersk.
Il numero si chiude con la sezione online dedicata ai bandi di gara europei.
Investire in infrastrutture, priorità per l’Europa. Questo il titolo dell’editoriale di apertura del nuovo numero del Dossier che anche in questa edizione ospita interessanti contributi con particolare attenzione al settore dello shipping. Dallo “speech” del Presidente del Banco di Napoli al convegno “Shipping and Law” agli articoli a cura rispettivamente di SRM, Confitarma, del prof. Jens Froese della Bremen University. Interessante l’intervista a Jonathan C. Williams, General Menager di Fonasba. Ma numerosi anche i saggi sui temi dell’impresa e della competitività in Europa con le collaborazioni dell’Area Mezzogiorno di Confindustria, dell’EPEC e dell’Associazione “Prospettiva Europea”. Un focus sul settore agroalimentare e poi approfondimenti sui programmi comunitari HORIZON 2020, COSME, LIFE+, un saggio dettagliato sull’Accordo di partenariato. Nella rubrica sull’internazionalizzazione è possibile leggere l’intervista a Lorenzo Rumiz, Amministratore Delegato di Brovedani Slovakia, azienda del settore automotive con sede in Friuli Venezia Giulia che ha scelto come prima nazione per internazionalizzarsi la Slovacchia.
Ancora una volta il numero si è concentrato su approfondimenti rivolti a porre in evidenza i punti di forza del nostro Paese con la loro proiezione internazionale. È il caso dell’industria manifatturiera e del turismo, curato nella rubrica “Europa ed Imprese” ed è così anche per la rubrica “Europa ed Infrastrutture” dove l’argomento chiave rimane quello dello sviluppo dei porti e della logistica.
Tanti sono i temi analizzati nel numero e sempre più internazionali i contributi esterni che ne arricchiscono i contenuti ad esempio Confitarma e Assoporti con i loro saggi inquadrano rispettivamente gli andamenti dello shipping mondiale.
Il principale obiettivo della rivista è sempre offrire un contributo all’individuazione e all’analisi di quei settori che possono dare uno slancio all’economia ed ai processi di integrazione Europea, nonché individuare i nuovi percorsi di sviluppo futuri.
Il tema del trasporto Marittimo sta diventando, nella strategia competitiva di un Paese, sempre più importante e sofisticato. SRM pone, in questo Dossier, l’attenzione proprio sui fenomeni che stanno modificando gli assetti e gli equilibri dell’economia e riflette sull’esigenza di puntare, da parte dei competitor italiani, sui mercati esteri stabili e in consistente crescita. La rivista dedica uno speciale maritime al Golfo attraverso interviste ai diretti operatori, in questo caso gli armatori europei Seago Line e Ignazio Messina.
Il numero inoltre, sempre sul filone delle merci, nella parte dedicata alle “Attività Produttive”, apre proprio sulla logistica, uno dei settori più sofisticati e all’avanguardia nell’innovazione e nella competitività internazionale.
Strategica per l’Europa e le sue relazioni con Mediterraneo e Golfo è l’apertura del cosiddetto “nuovo” canale di Suez. Crocevia di attività internazionale, il raddoppio dell’importante snodo marittimo, avvenuto il 6 agosto scorso e realizzato in solo un anno di lavori permette il transito nelle due direzioni di un numero pari a quasi 100 navi giornaliere (il doppio rispetto a prima) ed inoltre consente per i vettori navali la riduzione dei costi operativi e di immobilizzo delle merci.
Questo numero di fine anno del Dossier è dedicato a due temi di forte attualità che coinvolgono direttamente il nostro Paese, sia per gli aspetti collegati alle imprese, sia per quelli collegati alle infrastrutture: l’internazionalizzazione ed il trasporto marittimo.
Le collaborazioni che hanno caratterizzato questo numero sono quelle con il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Area Mezzogiorno di Confindustria, l’EPEC, il Servizio Studi di Intesa Sapaolo e l’Associazione “Prospettiva Europea”.
Numerose poi le interviste. Per lo speciale internazionalizzazione abbiamo ascoltato la testimonianza dei CEO delle imprese Walter Tosto e Letrika, nonché il Presidente di Oleifici Mataluni – Olio Dante. Per il focus sul trasporto marittimo: il Vice Presidente e Responsabile dell’Area Terminal Marittimi di CONTSHIP; i Presidenti di ASSOFERR e dell’International Propeller Clubs. Ed infine un’intervista al Direttore Affari Governativi del CLIA (Cruise Lines International Association).
La rivista si completa con la consueta sezione online dedicata ai bandi di gara europei.
Il numero 2-2019 del Dossier Unione europea presenta una nuova veste e una nuova articolazione delle sezioni. La prima, “Unione europea e imprese”, ospita articoli dedicati alle imprese, all’economia europea e ai principali settori economici. Gli approfondimenti della seconda sezione, dal titolo “Unione europea e Infrastrutture”, riguardano la rete trans-europea dei trasporti, il settore energetico e la portualità. La terza e ultima parte del Dossier è dedicata alle “Politiche europee e Fondi Strutturali”, un tema ampio e di grande importanza per le ricadute sul territorio, soprattutto nel Mezzogiorno.
La prima parte della pubblicazione ospita un primo contributo sul Green Deal e la svolta ambientale dell’Europa in vista degli obiettivi del 2050, ed il tema è tanto vitale che neanche la crisi legata al Coronavirus ne ha rallentato i lavori. Guardando alle imprese, invece, l’attenzione si è concentrata sul contributo delle imprese del Mezzogiorno nelle catene del valore nazionali. L’emergenza Covid-19 ha reso ancora più cruciale l’analisi di tali rapporti al fine di cogliere quali siano le migliori strade da intraprendere.
La seconda parte della pubblicazione si apre con l’intervista al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Sergio Prete, sul ruolo delle Zona Franca per lo sviluppo del territorio in una logica europea e ci si sofferma, poi, sull’impatto dell’epidemia da Covid-19 sul trasporto marittimo internazionale e sulla domanda globale di energia, due temi che pongono il nostro Paese al cento di una rete di scambi internazionali di primaria importanza.
La terza ed ultima parte del Dossier è dedicata ad uno speciale sulla filiera farmaceutica, un settore caratterizzato da legami di approvvigionamento e fornitura che vanno ben al di là dei confini nazionali; circostanza, questa, che nei mesi passati ha in alcuni casi subito gli effetti delle difficoltà logistiche legate alla pandemia in atto.
Questo numero del Dossier sottolinea l’importanza di definire strategie sempre più incisive per la crescita del sistema delle imprese, ne parliamo con “Mister PMI” Giuseppe Tripoli.
Numerosi i saggi di questo numero frutto delle collaborazioni con il Ministero degli Affari Esteri, l’Area Mezzogiorno di Confindustria, l’EPEC, l’ANEA e con l’Associazione “Prospettiva Europea” – e tutte da leggere le interviste a: Vic Annells, Direttore Generale per il Commercio e gli Investimenti in Italia, UK Trade & Investment (UKTI) e Console Generale Britannico a Milano; Carlo Mearelli, Presidente Assologistica; Paolo D’Amico, Presidente Confitarma; Lars Anwandter, Divisione finanziamenti alle infrastrutture, BEI.
Tra i settori europei driver della crescita, sono stati oggetto di analisi i comparti dell’ICT, della logistica e dello shipping.
La rivista si completa con la consueta sezione online dedicata ai bandi di gara europei.
Il numero di metà anno del Dossier Unione Europea amplia la sua proiezione internazionale sia nei settori dell’industria sia negli aspetti infrastrutturali dedicandosi alla proiezione dell’Europa e dell’Italia verso l’Estremo Oriente e il Far East. Nell’approccio a tali mercati, la via seguita sembra essere sempre più legata all’innovazione che appare l’arma vincente sui mercati esteri. Tale aspetto è evidente sia per quanto riguarda la rubrica “Europa ed Imprese” sia per la rubrica “Europa ed Infrastrutture” dove l’argomento chiave rimane quello dello sviluppo dei porti e della logistica.
La seconda sezione della Rivista si avvale delle collaborazioni quali l’International Propeller e Università del Pireo, che, con i loro saggi, inquadrano rispettivamente gli investimenti cinesi lungo la via della Seta e il ruolo di Hong Kong e il caso del Porto del Pireo. Due degli elementi di punta e di estrema attualità che stanno rivoluzionando il sistema dei trasporti marittimi dettando nuove leggi e nuovi scenari geo-politici. Hong Kong porta d’oriente per le aziende europee interessate alla Cina e il Pireo porta di ingresso cinese ai mercati occidentali.
Questo numero del Dossier è dedicato alle grandi sfide dell’economia europea, italiana e del Mezzogiorno. Ci soffermiamo dunque sui comparti che possono rivestire un ruolo di primo piano nel nostro futuro: portualità, automotive, aerospazio, energie rinnovabili. E dedichiamo un approfondimento particolare alla Germania, una nazione leader che rappresenta una parte significativa dell’economia europea, che ha un’indiscussa leadership nelle decisioni di politica economica, ma che è anche un nostro competitor su molti mercati di export.
In questo numero presentiamo, inoltre, interviste di grande interesse che, attraverso un punto di vista comunitario, approfondiscono le tematiche del mondo delle imprese, delle infrastrutture e delle politiche pubbliche. La rivista si completa con una sezione online dedicata ai bandi di gara europei.
Questo numero del Dossier si sofferma sull’analisi di temi e sull’andamento di alcuni settori che lasciano intravedere segnali di ripresa della nostra economia nazionale ed internazionale. È il caso del turismo, del settore high-tech dell’aeronautica, del trasporto marittimo. A quest’ultimo in particolare è stata dedicata la sezione “Infrastrutture” del Dossier, che con interviste e analisi ha approfondito le caratteristiche di un settore di importanza strategica per il nostro Paese e per l’intera Europa.
In questo numero sono inoltre proposti focus sulla Slovacchia; sui nuovi strumenti di internazionalizzazione del Ministero degli Esteri; riflessioni sulla programmazione dei fondi strutturali 2014-2020.
Infine, non manca la consueta sezione online dedicata ai bandi di gara europei.
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