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Competitivtà innnovazione e sentieri di sviluppo.
Giannini Editore, 2006
Competitivtà innnovazione e sentieri di sviluppo.
Giannini Editore, 2006
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Giannini Editore, 2007
in collaborazione con lo IAI – Istituto Affari Internazionali
Ricerca realizzata col sostegno della Compagnia di San Paolo
La ricerca analizza la struttura economica della Regione Puglia con riferimento alle diverse forme e tipologie di internazionalizzazione. L’indagine approfondisce, con specifiche analisi su campo, quella parte della struttura produttiva pugliese basata su imprese medio-grandi a controllo esterno, in taluni casi multinazionali, attive soprattutto nei comparti della siderurgia, della meccanica e del chimico, senza trascurare i settori tradizionali più sensibili alle sfide dell’economia globale. Sono state esaminate, non solo le strategie aziendali riferite al mercato ma anche alcune importanti variabili di contesto come il rapporto con il mondo finanziario e le politiche di sviluppo pubbliche. Lo studio rappresenta la seconda tappa di una collaborazione pluriennale tra l’Associazione SRM e l’Istituto Affari Internazionali (IAI).
Scenari economici, analisi del traffico e
competitività delle infrastrutture aeroportuali del Mezzogiorno.
Giannini Editore, 2008
La ricerca analizza punti di forza e debolezza del sistema degli aeroporti meridionali; comparto di interesse strategico per la creazione di un’efficiente ed efficace rete di trasporto di merci e passeggeri nel nostro Paese. Il Mezzogiorno è dotato di infrastrutture che possono rappresentare dei punti di grande importanza in un’ottica di interscambio sia a livello nazionale che internazionale. La ricerca evidenzia, inoltre, i nodi normativi e programmatici che ancora sussistono e che non favoriscono ancora un pieno decollo del sistema aeroportuale nazionale e del Mezzogiorno; e mette poi in risalto quelle che sono e saranno le risorse finanziarie a disposizione nei prossimi anni per lo sviluppo del sistema. SRM, come sempre, si prefigge di andare oltre l’analisi e di puntare alle soluzioni: grazie al contributo dei principali attori del sistema, l’Associazione propone indirizzi e strategie rivolti a favorire lo sviluppo del settore e con esso, la competitività del sistema Paese.
Giannini Editore, 2009
Ricerca realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo
e con il patrocinio del CNEL
Il lavoro si focalizza sull’evoluzione del sistema degli incentivi italiano, in particolare rivolto al Mezzogiorno, basato principalmente su quattro grandi pilastri: la Legge 488, il credito di imposta, i fondi strutturali e i contratti di programma. Tali strumenti di incentivazione sono stati analizzati raccogliendo dati e statistiche sui risultati che hanno conseguito in termini di occupazione e investimenti, arricchiti ulteriormente da riflessioni sulle criticità e sui punti di forza degli strumenti stessi. La ricerca si avvale anche di un’indagine territoriale sulle imprese di diverse regioni meridionali che hanno espresso la loro visione sull’utilità degli incentivi e sulle possibili modalità di evoluzione. Lo studio volutamente non elabora un modello interpretativo, ma, ai fini di poter migliorare per il futuro il livello dell’intervento, ricostruisce fatti che indicano una carenza di governance del sistema degli incentivi.
Scenari economico-territoriali, analisi delle infrastrutture,
finanza e investimenti nel Mezzogiorno.
Giannini Editore, 2009
Il tema “acqua” assume, soprattutto nel Mezzogiorno, una rinnovata centralità nel dibattito politico nazionale, e questo per motivi di carattere economico-finanziario, ambientale e sociale. L’incompleto riordino dei servizi idrici, l’aumento delle tariffe e la scarsa percezione di effettivi miglioramenti nella fornitura, ma soprattutto la stringente necessità di nuovi investimenti hanno finora sempre contribuito ad alimentare l’attuale ed accesa discussione sull’efficienza del settore idrico. La qualità della risorsa e del servizio offerto come pure il rafforzamento della dotazione infrastrutturale sono tra gli elementi caratterizzanti l’attrattività di un Paese, e per tale motivo costituiscono variabili strategiche su cui agire.
La ricerca mette in evidenza i fronti sui quali occorre lavorare ed anche i punti di forza e gli aspetti strategici e di sistema su cui puntare in maniera incisiva affinché il settore concorra sempre più al benessere economico, ambientale e sociale del nostro Paese. La ricerca analizza gli scenari economici, gli investimenti, la finanza e cinque casi territoriali di studio. Largo spazio è stato dato ai protagonisti del comparto ed alle loro strategie con un’indagine su campo svolta nei confronti di Istituzioni, ATO, Gestori e Associazioni di Categoria.
Giannini Editore, 2007
Ricerca realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo
Il settore è caratterizzato da forte dinamismo, ma anche da elevata rischiosità generata dagli ingenti investimenti che richiede, dai lunghi cicli di sviluppo dei prodotti, dalla componente privilegiata in R&S tecnologico. La ricerca analizza le caratteristiche settoriali non trascurando gli aspetti territoriali locali, e le dinamiche nazionali e regionali. Focal point la regione Campania che vanta un radicato tessuto imprenditoriale e scientifico, la presenza di un prime contractor, ed un network di ricerca, fattori non trascurabili per puntare ad un upgrading qualitativo dell’intero sistema. Il Volume è il primo di una collana dedicata alla Campania, realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Occasional paper, Gennaio 2011
SRM presenta un rapporto dettagliato sull’economia turistica della regione Lazio, mettendo in evidenza i punti di forza e di debolezza delle strategie adottate. Emerge, infatti, come il comparto turistico sia una potenziale “miniera” che il nostro Paese dovrebbe meglio sfruttare. Un dato tra tutti è emblematico: lo studio mette in risalto che ogni presenza di turista in più in Lazio (nuovo arrivo o allungamento di soggiorno) genera in Lazio 78 euro di Pil aggiuntivo, un valore molto più alto che la media nazionale (63 euro). Un valore inoltre che si “spalma” su un indotto importante che comprende tra gli altri commercio, moda, trasporti, cultura, sanità e rappresenta un volano per la nostra economia.
Dinamiche organizzative ed evolutive. Il ruolo dei CSV e delle Fondazioni di origine bancaria.
Guida Editore, 2006
La fase di grande cambiamento che sta interessando il sistema del Volontariato in Italia ha motivato un approfondimento da parte dell’aAssociazione Studi e ricerche per il Mezzogiorno. Si riscontrano differenze organizzative sia nel rapporto tra Regioni e Centri di Servizio per il Volontariato che nella gestione dei Fondi Speciali. In alcune Regioni il Volontariato è inquadrato in un’ottica di welfare-mix grazie alla collaborazione fra Enti Locali e attori del circuito Volontariato (territorio, Centri di Servizio, Fondazioni ex bancarie) ed incrementa le attività ordinarie delle Politiche Sociali. Concepire il sistema del Volontariato, dunque, come una risorsa per il territorio significa favorire l’elaborazione di strategie di connessione dell’apparato politico-amministrativo rivolto al sociale garantendo, ad una adeguata ricognizione dei bisogni, una efficace implementazione dei servizi.
Il ruolo delle strutture pubbliche e del mondo non profit.
Giannini Editore, 2009
Se governati e gestiti in maniera efficace e coordinata, i flussi migratori possono costituire un importante asset per le economie dei territori. Il fenomeno interessa l’intera penisola italiana, seppur in modo ineguale, in relazione al diverso grado di ricchezza, alle opportunità di lavoro e alle caratteristiche regionali. Innestandosi su una realtà economicamente più debole e socialmente più disagiata, come quella meridionale, le problematicità ordinariamente connesse al governo dell’immigrazione rischiano di compromettere la coesione sociale. In tal senso, la partecipazione della società civile attraverso le organizzazioni non profit aiuta ad impedire che la cultura del diverso si diffonda, trasformandosi in vere e proprie “barriere all’ingresso” per gli stranieri. Occorre dare maggiore importanza ai processi di integrazione, che, nel rispetto della dignità fisica e morale degli immigrati, costituiscono lo strumento necessario per creare valore nel tessuto socio-economico del territorio. Partendo da tali premesse, l’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno analizza la realtà dell’immigrazione attraverso una prospettiva multidisciplinare, avvalendosi anche di un’indagine empirica incentrata sul ruolo del terzo settore, con interviste dirette a un campione di organizzazioni non profit campane. L’obiettivo finale della ricerca è comprendere quale contributo gli stranieri possono apportare alla dinamica socio-economica meridionale e nazionale e quale ruolo la politica e il mondo non profit svolgono e possono svolgere in tale ambito.
Giannini Editore, 2009
In un’economia relazionale come quella attuale, lo sviluppo e la competitività di un sistema territoriale si costruiscono soprattutto attraverso la capacità di cooperazione e la creazione di reti tra soggetti diversi. La ricerca mostra che, in assenza di politiche pubbliche sufficientemente mirate, le regioni meridionali, pur essendo ricche di capitale umano qualificato, esprimono potenzialità che non riescono a fare sistema, a trovare un sentiero comune per lo sviluppo, a costruire, in sintesi, capitale sociale. Esempi evidenti in tal senso sono rappresentati dal basso livello di associazionismo, dalla carenza di strutture non profit, dall’incapacità di cooperazione degli Enti locali (emblematico, ad esempio, lo scarso ricorso allo strumento delle Associazioni tra Comuni), dalla limitatezza e frammentazione dei Consorzi per la Garanzia Collettiva dei Fidi, dal rarefatto rapporto tra Università e imprese. Dando voce al territorio, la ricerca, che si è avvalsa di un’ampia indagine empirica, analizza l’incidenza delle reti relazionali nelle scelte politiche ed economiche di un sistema e i cambiamenti prodotti dalla società della conoscenza sul modo di relazionarsi degli individui e sulle strategie di impresa. Emergono pienamente, in tal modo, le molteplici potenzialità analitiche e pratiche della nozione di capitale sociale, utile per comprendere sia gli aspetti qualitativi della crescita economica, sia le condizioni di avvio e sostenibilità dei processi di sviluppo del territorio
Scenari economici, analisi del traffico e competitività
delle infrastrutture portuali del Mezzogiorno.
Giannini Editore, 2009
La ricerca analizza in modo coordinato e sistemico tutti gli aspetti del settore portuale: economico, infrastrutturale, imprenditoriale, programmatico e finanziario. Nello specifico lo studio esamina il ruolo dei porti italiani, e in particolare meridionali, nel commercio internazionale e nell’economia a livello globale.
Se le infrastrutture portuali del Sud già rivestono un ruolo di primo piano, esse possono offrire un ulteriore e determinante contributo alla crescita del Paese e del Mezzogiorno. L’indagine, pertanto, evidenzia le condizioni affinché i porti meridionali possono rappresentare la porta d’accesso alla catena logistica integrata e quindi una risorsa per l’Italia intera. A causa di ostacoli di natura amministrativa, procedurale e burocratica queste infrastrutture non riescono a raggiungere quell’efficienza divenuta, nei nuovi scenari che si delineano per effetto della crisi, un importante driver di sviluppo. I porti del Mezzogiorno, infatti, devono crescere sì sotto il profilo infrastrutturale, ma anche sul piano dell’operatività.
SRM, che sempre più costituisce un punto di riferimento per gli studi sul settore dei trasporti e della logistica, ha condotto la ricerca coniugando le risultanze dell’analisi empirica con dati, valutazioni, analisi, proposte evinte dalle indagini condotte sul territorio e integrate con le testimonianze dei protagonisti del settore.
I porti sono il magnete dello sviluppo delle nazioni e “devono” esserlo ancora di più per il Sud d’Italia.
Giannini Editore, 2008
Quali, quanto e in che modo innovano le imprese meridionali, qual è il posizionamento a livello europeo in materia di innovazione e soprattutto quali policy possono essere messe in campo per favorire sia l’integrazione tra ricerca e sviluppo che il livello di social embeddedness. Sono questi gli interrogativi ai quali la ricerca dell’Associazione SRM ha tentato di rispondere.
I risultati delle attività di ricerca mostrano ancora una volta una disomogeneità del tessuto produttivo ed un coordinamento modesto nella definizione di strategie per l’innovazione. Anche l’analisi sul campo indica chiaramente come i casi di successo siano iniziative isolate, insufficienti a stimolare il tessuto produttivo circostante, ed a creare un tipo di conoscenza analitica e strutturata alle esigenze delle imprese. Anche su questo argomento il nostro Paese, ed il Mezzogiorno in particolare, ha ancora molta strada da fare. Un fattore, quello “innovazione” sul quale bisogna indubbiamente puntare per creare condizioni favorevoli ad alimentare sinergie tra i diversi attori locali e la competitività del territorio nel suo insieme. SRM propone di sviluppare un dibattito sul tema, dando, come sempre, la parola ai protagonisti.
Giannini Editore, 2007
La ricerca, che si è avvalsa di un Advisory Board di primo livello (Assiterminal, Assologistica, Assoporti, Confitarma, Confetra, Unione Interporti Riuniti), analizza le profonde trasformazioni intervenute nei trasporti e nella logistica per effetto della globalizzazione. Questo settore riveste un’importanza strategica per il Mezzogiorno, l’Italia e l’Unione Europea e pertanto è oggetto di continua attenzione da parte della governance pubblica.
Infrastrutture competitive, sviluppo del trasporto intermodale, migliore aggregazione territoriale, sono i fattori necessari perché un sistema logistico sia efficace e contribuisca attraverso la produzione di ricchezza allo sviluppo economico. L’Italia e il Mezzogiorno dispongono di grandi potenzialità ma esistono criticità che devono essere affrontate con idonee soluzioni per non perdere le nuove opportunità che rinascono dal mutamento dei commerci mondiali.
Lo studio è arricchito da una qualificata indagine territoriale realizzata attraverso interviste ai principali players logistici: Ministero dei Trasporti, Assessorati regionali, imprese e Associazioni di categoria.
Caratteri strutturali, potenzialità e dinamiche competitive
dei Contesti Turistici meridionali
Giannini Editore, 2009
Di fronte alla globalizzazione del turismo si registrano nel Mezzogiorno due fenomeni contrapposti. Se da un lato si diffonde e si consolida a tutti i livelli politici ed economici la consapevolezza del suo ruolo strategico per lo sviluppo territoriale, grazie ai suoi effetti in termini di ricchezza e occupazione, dall’altro canto, si assiste ad una perdita di posizione di tale settore nello scenario competitivo italiano.
Il Mezzogiorno, fatica a decollare ed a proporsi come valido riferimento territoriale per il turismo in Italia.
Nell’analisi della complessità del rapporto tra il turismo e il territorio, l’approccio utilizzato nella ricerca considera l’industria turistica come un motore di crescita economica, di rigenerazione ambientale, urbana e sociale, quindi una vera risorsa legata in maniera inscindibile alle sorti del Mezzogiorno nel suo complesso .
Lo studio, unendo all’analisi dei dati di fonte comunale un ampio lavoro di interviste sul campo, è pervenuto a definire, in concreto, quattro elementi chiave che influenzano e condizionano il sistema turistico italiano: il territorio, il tessuto imprenditoriale,la finanza e le istituzioni.
Ma non solo. L’analisi incrociata di queste variabili, svolta per ogni località turistica, ha permesso anche di definire le peculiarità dei singoli contesti turistici meridionali, con specifiche mappature tematiche e territoriali per la Campania e la Puglia.
Il Turismo, per diventare realmente una leva di sviluppo territoriale, ha bisogno che si adottino delle policy funzionali alla generazione di percorsi di sviluppo locale che tengano conto dei caratteri strutturali e delle potenzialità turistiche dei diversi contesti locali, degli squilibri nelle forze in gioco e che favoriscano lo sviluppo ordinato delle realtà competitive del mercato.
Giannini Editore, 2009
Nati su principi di mutualità e solidarietà, come espressione delle Associazioni industriali, commerciali e dell’artigianato, i Consorzi garanzia collettiva fidi (Confidi) stanno attraversando una profonda fase evolutiva a seguito della trasformazione normativa (Basilea II – Legge 326 del 2003) e regolamentare. L’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno ha sviluppato una ricerca sia per verificare l’impatto dei cambiamenti sulla strutturale dei Confidi – che si presentano in particolare nel Mezzogiorno, troppo frazionati e dimensionalmente piccoli – sia per valutare le strategie messe in atto per adeguarsi alla nuova normativa e allo sviluppo di nuovi servizi a favore delle imprese associate. L’analisi, che si avvale di un Advisory board rappresentativo di tutte le parti coinvolte nel sistema, ha analizzato il contesto normativo, le caratteristiche della filiera territorio-imprese-confidi-banche-istituzioni, il grado di rischiosità delle imprese meridionali. Una novità di sicuro interesse per comprendere le reali caratteristiche strutturali, dimensionali e reddituali dei Confidi è stata l’analisi dei bilanci sviluppata su 400 degli 800 circa Confidi presenti in Italia. Sono stati, inoltre, approfonditi due casi regionali, Campania e Sicilia che si dimostrano particolarmente rappresentative del sistema dei confidi meridionali. A questo, si è affiancato un benchmark con due regioni, Toscana e Lombardia, considerate tra le best practies nel settore. Un elemento di interesse, emerso dalla ricerca, è legato all’adozione del Confidi quale strumento potenzialmente efficace per gestire al meglio le risorse pubblico-private destinate a mitigare gli effetti della crisi economico-finanziaria in atto.
Giannini Editore, 2008
Questo studio cade nell’anno in cui il Sistema sanitario nazionale compie 30 anni di attività. Durante questo periodo, la sanità pubblica ha vissuto importanti trasformazioni volte a modernizzare il sistema come, ad esempio, l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale. Tale logica ha consentito lo sviluppo di una “tripolarità” nell’erogazione dei servizi socio-sanitari basata sul pubblico, sul privato for profit e sul privato non profit. Il terzo settore ha manifestato una costante crescita sia quantitativa che qualitativa, contribuendo anch’esso alla modernizzazione dei servizi socio-assistenziali; attraverso le sue diverse “forme giuridiche” afferma sempre più il nuovo protagonismo delle organizzazioni intermedie, e prende ad occuparsi attivamente dei problemi delle comunità locali e di bisogni di segmenti di popolazione. Il non profit, con le sue strutture riesce a coniugare, in maniera efficace, l’aspetto sociale con quello sanitario, e, oltre ad esprimere forti valori etici e morali, comporta riflessi significativi sull’economia del Paese, anche in termini occupazionali. Le relazioni potenzialmente virtuose tra l’assistenza sanitaria ed il non profit, in realtà, risultano anche molto complesse e problematiche. La ricerca dell’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, anche con un focus sulla Regione Campania, approfondisce gli aspetti normativi e finanziari e le relative criticità tra organizzazioni non profit, che operano nel settore socio-sanitario, ed il Servizio sanitario nazionale, in un’ottica spazio-temporale, al fine di individuarne i possibili driver di sviluppo.
Il ruolo dei servizi alla produzione in Campania
Giannini Editore, 2009
Ricerca realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo
Lo studio evidenzia lo stretto legame tra la specializzazione regionale nei servizi e l’incremento della competitvità e dello sviluppo internazionale delle imprese. L’indagine, che con un’attenzione particolare si rivolge alla Campania, esamina le testimonianze di tre settori dell’offerta business services tipica della regione: il comparto dell’aerospazio, il settore della logistica e quello della comunicazione.
La varietà dei modelli dimensionali esistenti
e la scelta allocativa delle imprese
Giannini Editore, 2010
Questo studio approfondisce il tema e le caratteristiche della dimensione d’impresa dedicando approfondimenti alle opportunità che reti ed aggregazioni, orizzontali e verticali, possono rappresentare per la crescita e la competitività. La ricerca evidenzia come il concetto di dimensione ottimale sia un fattore mutevole e spesso non definito, che dipende dalle specifiche connotazioni dell’impresa stessa, del mercato in cui essa opera, dei competitor, e del territorio con cui essa si relaziona. La crescita della cultura di sistema tra le imprese italiane appare, quindi, l’unica strada percorribile per interagire con l’economia mondiale e per dare al tessuto industriale italiano e meridionale la giusta massa critica per competere. La ricerca si avvale di una robusta indagine territoriale volta a verificare, anche attraverso interviste ad imprese ed esperti, le realtà produttive esistenti evidenziando, con particolare riferimento al Mezzogiorno, casi emblematici e casi di successo.
Cuzzolin Editore, 2011
Lo studio descrive l’universo della ricerca scientifica sanitaria, le caratteristiche organizzative ed operative dei principali attori (pubblici, privati non profit e privati for profit) e le relazioni che il non profit sviluppa con gli altri protagonisti del settore. Il valore di questa ricerca, in modo particolare, è rappresentato dall’analisi di un tema poco trattato in letteratura e dallo sforzo positivo di integrazione dei dati disponibili. L’accurata indagine territoriale, eseguita attraverso interviste ad operatori del settore, fa emergere la necessità di creare un rapporto duraturo fra i diversi istituti con una visione strategica comune e con obiettivi coerenti ed integrati. La ricerca evidenzia anche per il Mezzogiorno la necessità di affermare il ruolo del non profit nella ricerca sanitaria non solo in termini di intermediazione di fondi, ma anche in termini di spin off di strutture di ricerca che possano collaborare in rete con altre istituzioni scientifiche.
Giannini Editore, 2008
La trasformazione del settore distributivo risponde ai mutamenti dei bisogni sociali, sempre più complessi, reinterpretando la domanda dei consumatori, gli stili di vita dei cittadini, ed il cambiamento urbanistico delle aree urbane ed extraurbane.
L’importanza del tema per il Mezzogiorno, che rappresenta ancora un territorio-domanda appena in via di consolidamento, ha motivato la recente ricerca dell’Associazione SRM che ha analizzato i meccanismi alla base della rete distributiva italiana, approfondendone aspetti strutturali, economici e normativi. SRM propone di sviluppare un dibattito con l’obiettivo di verificare i modelli di sviluppo attuali, nell’ambito di dinamiche evolutive globali, compatibilmente con le vocazioni e le prospettive territoriali, molto diverse, peraltro, da Regione a Regione, invitando a discutere, sul tema, il mondo imprenditoriale, associativo, scientifico ed istituzionale.
Il Mezzogiorno e le nuove sfide: infrastrutture e imprese,
le politiche di sviluppo, le fonti rinnovabili, il ruolo delle regioni
Giannini Editore, 2010
Questo studio è dedicato al comparto energetico con un’analisi dello scenario economico, normativo ed infrastrutturale (a livello internazionale, nazionale e meridionale), all’analisi dei fabbisogni, ed al ruolo che il Sud può avere in termini energetici facendo leva sulle specificità regionali e sui protagonisti del territorio in termini imprenditoriali ed infrastrutturali. Inoltre lo studio entra poi nel dettaglio territoriale, con riferimento alle regioni del Mezzogiorno, viste anche in un confronto con altre realtà territoriali. Il lavoro evidenzia le grandi potenzialità del Mezzogiorno che dispone di risorse ambientali (quali sole e vento) in grado di poter offrire un’opportunità per la crescita economica futura di quest’area. Una specifica parte della ricerca è dedicata alle politiche di sviluppo pubbliche, con un’analisi della spesa e dei programmi di investimento pubblici e privati. La ricerca si è avvalsa di un Advisory Board composto da rappresentanti istituzionali, imprenditoriali, del mondo associativo, scientifico e finanziario.
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