SRM vince il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno 2025 per la sezione Bona Praxis.
Il premio è stato consegnato al Direttore Generale di SRM, Massimo Deandreis, il 10 settembre scorso per il lavoro di analisi sulle imprese più avanzate e innovative del Mezzogiorno e per l'impegno continuo a evidenziare i progressi e le dinamiche positive del Sud, rifuggendo dalla lettura solo in negativo dei fatti storici ed economici meridionali.
“Mappe: Territori in movimento dentro la complessità” è il tema della 41° edizione della manifestazione che si svolge ad Oliveto Citra: un invito a riflettere sulle nuove sfide e sulla necessità di codici, visioni e guide per ripensare territori in trasformazione. Come viaggiatori incerti, cerchiamo rotte affidabili che sappiano accogliere il mutamento e restituire un’immagine quanto più nitida del presente. Aprire uno spazio di confronto e generare un orientamento collettivo.
Viviamo un tempo segnato da una complessità che disorienta. Guerre, crisi ambientali, instabilità politica mondiale, frammentazione sociale e fragilità delle famiglie rendono sempre più difficile riconoscere un senso comune. In questo scenario, le mappe non sono solo strumenti per orientarsi nello spazio, ma simboli del bisogno umano di tracciare percorsi possibili nel caos. Di guardare in faccia alla complessità e capire che non va semplificata, ma compresa.
E' proprio questa la missione di SRM. Comprendere la complessità, tracciare rotte e disegnare mappe nel mondo che cambia.
L’undicesimo volume della collana 'Un Sud che innova e produce' è dedicato alle nuove configurazioni delle filiere nazionali e meridionali.
La ridefinizione delle traiettorie di globalizzazione e dei nuovi processi produttivi discende dagli eventi geopolitici e geoeconomici degli ultimi anni, come le crisi generate dai recenti conflitti, le problematiche connesse alla reperibilità delle materie prime, ai processi inflattivi e al rialzo dei tassi. Lo studio si concentra sulle nuove configurazioni della Global Value Chain e sulle strategie rivolte alla diversificazione delle fonti primarie in un’ottica di sicurezza degli approvvigionamenti. Allo stesso tempo, si guarda ai rapporti internazionali e nazionali delle imprese del Mezzogiorno e alle sue principali filiere produttive (4A+Pharma) per cogliere come la nuova geopolitica e le nuove traiettorie di crescita stanno reinterpretando i suoi confini tradizionali e definendo rinnovati fattori di competitività per le nostre realtà produttive.
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